Nerazzurri al bivio: l’olandese insidia Asllani alle spalle di Marcelo. E che riserve in mezzo con Mkhitaryan e la tentazione Loftus-Cheek
L’Inter si è decisa a giocare su un formato “tre per tre” e non è certo un caso. I rimpianti per quello che poteva essere e non è stato hanno convinto il club nerazzurro ad arredare il centrocampo con nuove dimensioni. A tre titolarissimi si contrapporranno tre riserve solo in apparenza, tre alternative pronte per davvero all’uso una mediana: un tre per tre appunto. Insomma, l’obiettivo è allargare lo spettro di possibilità per Simone Inzaghi che durante tutto l’anno è stato costretto a spremere oltre misura il trio di lusso nelle terre di mezzo, Barella-Brozovic-Calhanoglu: lo ha fatto perché alle loro spalle c’era spesso il vuoto e la squadra si è leccata le ferite. Il più insostituibile della compagnia è, però, risultato proprio il regista croato: senza di lui, è calata la notte in quei due mesi di strano black-out in cui l’Inter ha perso il titolo.