MILANO – Da colonna portante ad anello debole: la parabola di Stefan De Vrij in nerazzurro sembra aver imboccato una ripida picchiata. Il difensore olandese, esploso nella Lazio di Simone Inzaghi, fatica a tornare sui suoi livelli proprio da quando è tornato a lavorare con il suo vecchio mentore. In tre degli scontri diretti andati in scena in questa stagione è stato protagonista in negativo: contro la Lazio si è fatto sorprendere alle spalle da Immobile su un lungo lancio dalle retrovie; in Supercoppa contro la Juve ha sbagliato su McKennie; nel derby ha lasciato a Giroud troppa libertà che è costata (in collaborazione con un Handanovic tutt’altro che perfetto) la sconfitta col Milan. Visto che il prossimo avversario dei nerazzurri in campionato sarà il Napoli di Osimhen, qualche brivido inizia a percorrere la schiena dei tifosi interisti. Ovviamente non dipende da questi episodi una possibile cessione dell’olandese nella prossima finestra di mercato: già l’estate scorsa, infatti, il suo procuratore Mino Raiola cercò di farlo sbarcare in Inghilterra, senza successo. Forse l’ipotesi di addio (contratto con l’Inter in scadenza nel 2023 e poche intenzioni di rinnovare) ha fatto perdere concentrazione al difensore, che sta disputando una stagione al di sotto dei suoi consueti standard. Contando che i soldi ricavati dalla sua partenza rappresenterebbero per l’Inter una plusvalenza completa, visto il suo arrivo a parametro zero, anche la società non scarta l’ipotesi di salutare De Vrij in estate. I suoi sostituti, in ogni caso, sono già stati individuati: primo tra tutti Bremer del Torino, già avvezzo alla Serie A e alla difesa atre; più indietro Luiz Felipe (altro possibile parametro zero dalla Lazio dove ha lavorato con Inzaghi) e Ginter, corteggiato anche dal Bayern Monaco. Non va poi scartata l’ipotesi Vanheusden, girato in prestito da Marotta al Genoa dove sta crescendo a vista d’occhio. Con i suoi 23 anni, il belga potrebbe davvero rappresentare il futuro della difesa interista.
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