MILANO. Grandina sulla testa di Simone Inzaghi. Ormai pare Calimero: non gliene va bene una. Nel finale della gara con la Roma si è fatto male pure Lautaro Martinez. Ieri l’argentino ha effettuato lavoro di scarico e lo staff medico ha verificato l’affaticamento al flessore della gamba sinistra. Se pure oggi l’attaccante avvertirà dolore, saranno fatti dallo staff medico tutti gli esami del caso. La speranza è che si tratti di un crampo, ma risulta difficile pensare che Lautaro possa essere rischiato con il Barça: dovesse stirarsi, sarebbe un dramma per un’Inter già orfana di Lukaku (il quale, essendo ai box da fine agosto, avrà bisogno di tempo, dopo essere rientrato, per ingranare). In Champions dovrebbe quindi toccare a Dzeko e Correa, con Mkhitaryan possibile alternativa come seconda punta.
Con il Barcellona l’Inter si gioca la qualificazione agli ottavi ma, visto il ruolino stagionale, più che il risultato, sarà importante la prestazione: dovesse perdere malamente come contro il Bayern (quando Onana venne bombardato di conclusioni dai tedeschi), le certezze granitiche sulla conferma dell’allenatore potrebbero venire meno. Il club continua a fare quadrato intorno a Inzaghi ma i bonus sono ormai agli sgoccioli: senza una svolta è difficile pensare che possa continuare a lungo questo strazio. Per questo – nonostante l’allenatore possa vantare anche qualche abilissimo alibi – su tutti l’assenza di Lukaku, la stagione di Inzaghi è a un bivio nonostante il rinnovo fino al 2024 firmato a giugno.
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