TORINO- Parola d’ordine: unità. Il presidente Andrea Agnelli ha convocato tutti i dipendenti bianconeri per rassicurare e tranquillizzare in merito agli sviluppi dell’inchiesta prisma. Così come il tecnico Massimiliano Allegri, sul lato sportivo, è al lavoro per ricreare compattezza in un gruppo che pareva essersi ritrovato dopo il ritiro post ko con il Maccabi Haifa ma che poi è crollato malamente contro il Benfica. Quanto di buon fatto, rischia ora di esser gettato a mare in caso di nuova figuraccia a Lecce.
Esami
Allegri si gioca molto. La linea della società resta ferma in merito alla volontà di non cambiare guida tecnica in corsa, ma la pazienza ha un limite e – soprattutto – si rischia di compromettere anche il campionato, con nuovi ko. Restano 5 partite (4 in campionato e una in Champions) prima della sosta per i mondiali. Cinque partite in cui Allegri può rinsaldare la propria posizione oppure comprometterla.