TORINO – Federico Bernardeschi è tornato a lavorare in gruppo, alla ripresa degli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso da Massimiliano Allegri per smaltire le fatiche di Coppa Italia. Ha ormai risolto il problema muscolare, un piccolo fastidio, che lo aveva costretto a saltare la sfida di martedì sera contro la Sampdoria, più per precauzione che non per la serietà dell’infortunio, ed è pronto a riprendersi una maglia da titolare domenica a San Siro contro il Milan. Una buona notizia per Allegri, che attendeva risposte positive dall’esterno prima di delineare la formazione da schierare contro i rossoneri. E con l’ex viola a disposizione, il tecnico toscano ha un’arma in più da inserire nel tridente d’attacco o a supporto delle punte, a seconda del sistema di gioco che adotterà. Per Bernardeschi è invece una chance per dare continuità a un fine 2021 con i fiocchi: nelle ultime quattro partite dell’anno scorso, viste anche le assenze di Paulo Dybala e Federico Chiesa, è diventato un punto di riferimento sfornando tre assist e un gol.
La rinascita di Bernardeschi
Un rinascimento dopo anni difficili in bianconero: anche quando la Juventus vinceva c’era sempre la sensazione che Bernardeschi non riuscisse a esprimere il proprio talento, spesso bersagliato dai tifosi, che ne contestavano le prove incolore. Questa è stata la stagione della svolta: tornato a Torino da campione d’Europa, alla Continassa ha potuto riabbracciare il suo mentore Allegri che gli ha dato la giusta carica per ritrovare lo smalto che aveva a Firenze. E adesso Bernardeschi – che ha cambiato anche procuratore affidandosi a Federico Pastorello – è diventato una spina nel fianco delle difese avversarie e uno dei protagonisti della rimonta bianconera, tant’è che si è meritato anche la standing ovation dello Stadium in Juve- Cagliari. Adesso i tifosi applaudono la sua voglia di svariare su tutto il fronte offensivo, di mettere la propria qualità al servizio della sua squadra e di ritrovare anche il gol, che gli era mancato da 513 giorni. San Siro è la cornice perfetta per riprendersi la scena e cambiare il proprio destino, da giocatore in esubero a prossima firma sul contratto perché anche lui va in scadenza a giugno.
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