TORINO – Alla fine lo dice ancora solo Adrien Rabiot, ma la Juventus, intesa come squadra, è infastidita dal trattamento ricevuto dagli arbitri. «Sto ancora cercando di capire??», doppio punto interrogativo e due faccette: una dubbiosa, l’altra che ride. Il centrocampista francese si affida ancora a Instagram per esprimere tutta la sua perplessità per la decisione del Var che, sabato sera, ha annullato il gol della Juventus per la sua deviazione che l’arbitro Valeri, di fronte al monitor, ha deciso essere stata di braccio.
E, per rispondere a Rabiot, bisogna sottolineare come la nuova norma non si presti a interpretazioni: se è il tiro che va in porta e tocca il braccio è comunque fallo di mano (lo spieghiamo diffusamente qui accanto). Il problema, dal punto di vista di Rabiot, è se la deviazione sia stata effettivamente con il braccio, perché le immagini non sono affatto chiare e dirimenti. Si vede Rabiot rannicchiato, che fa di tutto per non toccare il pallone che, tuttavia, rimbalza su di lui prima di finire in rete. Sul braccio? O sulla spalla? Le immagini sono davvero difficili da interpretare, ma il Var annulla. All’interno dello spogliatoio bianconero ricordano bene come domenica scorsa il rigore di Bastoni su Zakaria nei minuti iniziali del secondo tempo di Juventus-Inter non sia stato assegnato per mancanza di chiarezza delle immagini. Due decisioni incoerenti, visto che in assenza di filmati nitidi si è deciso di non intervenire in un caso e di intervenire nell’altro. Non solo, un utilizzo così occhiuto del Var avrebbe potuto ravvisare il fallo di Marin su Dybala nell’azione che ha portato al gol di Joao Pedro.
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