TORINO – “Non può vivere per quello che ha fatto in passato. Parlo da osservatore e non da dirigente della Juventus: da osservatore dico ‘Arrivabene, rinnovagli a 5 anni a 20 milioni’, a me non frega niente. Anche se mi fa solo 2 giocate mi stropiccio gli occhi perché tanto i soldi non li esco io. Da dirigente però non posso avere un capitano che mi deve trascinare a 29 anni e che 12-14 partite l’anno è matematico che mi sta fuori. E’ vero che potrebbe diventare un leader tecnico, ma non posso avere uno fragile emotivamente. Se ti vanno bene le cose ti fa le giocate, se vanno male lo definisco quasi un ‘bambinone piangione’“. Lo ha dichiarato Paolo Di Canio, nel corso di Sky Calcio Club, su Paulo Dybala e il suo rinnovo con la Juventus.
Dybala, le parole di Di Canio
Di Canio ha poi aggiunto: “Nella Juve che giocava la finale di Champions League c’era, vero, ma chi aveva intorno? C’era, sì: ma è come quando si parla di Messi. Non si può criticare per quello che ha fatto al Barcellona, ma se cammina e fa 2 goal l’anno può esser criticato più degli altri perché non si vive per quello che viene fatto. E’ il passato“.
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