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Juve, hai mille motivi per dire grazie a Buffon: l'ultimo si chiama Di Maria

Gianluigi Buffon ha lasciato ufficialmente la Juve il 17 giugno 2021 con un bilancio complessivo dell’esperienza bianconera che si è consegnato alla storia del calcio: 685 partite, fra campionato e coppe; 10 scudetti, record assoluto; 5 Coppe Italia; 5 Supercoppe di Lega; 974′ di imbattibilità, record assoluto. Tredici mesi dopo la scelta di tornare a Parma, confermata anche per la nuova stagione, il quarantaquattrenne, fenomenale campione del mondo ha rilasciato una splendida intervista a Tuttosport, firmata da Filippo Cornacchia che è andato a trovarlo nel ritiro gialloblù di Pinzolo, dove in passato Buffon era già stato con i bianconeri. Ed è lassù, nell’alta Val Rendena, che Tuttosport ha trovato conferma di quanto la Juve, già in debito con Gigi per tutto ciò che le ha dato, abbia un altro motivo per essergli grato: si chiama Di Maria.

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Il più forte e Maradona

L’argentino ha raccontato di aver parlato con Buffon prima di firmare per la Juve. Il portiere ha confermato: “Ho scritto ad Angel soltanto quando la trattativa era in dirittura d’arrivo. Gli ho mandato un messaggio per esprimergli la mia felicità e per dirgli che aveva fatto la scelta giusta perché la Juventus, intesa come società e ambiente, non tradirà le sue attese. Ho sentito Angel felicissimo”. Parole significative: qualora ce ne fosse stato bisogno, confermano il carisma di Buffon esercitato sui campioni che hanno giocato con lui (“Avevamo un ottimo rapporto al Psg, prendevamo il caffé insieme prima dell’allenamento, a volte me lo preparava lui, ma capitava anche il contrario. E poi Angel era uno di quelli con cui, assieme a Marquinhos, Dani Alves e a a volte Kimpembe, ci trovavamo a lavorare in palestra un’ora prima dell’allenamento”). Un mese fa, quando la trattativa fra la Juve e il campione del Sudamerica era in pieno svolgimento, Buffon pronunciò parole molto importanti su Di Maria, che suscitarono un ampio e variegato dibattito, considerato l’accostamento: “Angel in Serie A sarebbe come Maradona. I giocatori vanno valutati pensando al contesto in cui devono agire. Oggi la Serie A si è impoverita a livello tecnico, questo è fuor di dubbio. E Angel di classe ne ha da vendere. Salta l’avversario con una facilità impressionante, è decisivo sotto porta, è bravo negli assist, corre per tutto il campo e può ricoprire più ruoli. In poche parole: è un giocatore di calcio”. Un mese dopo, alla precisa domanda di Cornacchia (“Di Maria è il più forte giocatore della prossima Serie A?”), ha risposto secco: “Sì”, vaticinandogli una decina di reti e molti assist. Allegri è in una botte di ferro.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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