TORINO – Il Consiglio di Amministrazione di oggi è stato caricato di significati forse fin troppo esagerati, perché era e rimane un passaggio importante per la gestione dell’azienda Juventus, ma non è detto che inneschi svolte epocali sotto il profilo prettamente sportivo. Insomma, intorno al tavolo (parzialmente in presenza e parzialmente virtuale) si discuteranno prima di tutto i conti, poi le strategie, si formuleranno scenari e ipotesi da applicare a questi stessi, ma non è detto che domani sera si sappia, per esempio, a quali giocatori sarà rinnovato il contratto e a quali no.
Dybala, quando sarà il Consiglio di Amministrazione e cosa si decide
E’ vero che era stato lo stesso amministratore delegato bianconero, Maurizio Arrivabene, a far capire che quella data («fine febbraio») e quell’appuntamento («il CdA») sarebbero stati un momento chiave per prendere le decisioni più importanti, ma in quella sede si tracciano linee guida la cui applicazione pratica è poi lasciata ai dirigenti che quotidianamente fanno funzionare la macchina bianconera. Una cosa, tuttavia, è certa: il nome di Paulo Dybala rimbalzerà nei discorsi della riunione, se non altro perché la sua situazione è nodale per le strategie juventine della prossima estate. Un conto è ipotizzare un mercato nel quale si registri l’addio al numero dieci (con tutte le conseguenze che questo comporterebbe sul fronte del marketing, materia che interessa al CdA), un altro è programmare la campagna acquisti e cessioni sapendo che l’argentino ha rinnovato il contratto e che in attacco potrebbe anche non servire che qualche ritocchino (al netto della situazione Morata).
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