Dunque Dusan Vlahovic al centro di una Juventus a trazione anteriore, finalmente attrezzata per risolvere il problema del gol grazie agli inserimenti di Pogba e Di Maria a rendere frizzante e ficcante il gioco dei bianconeri. Ma, come sanno tutti, una squadra ambiziosa non può iniziare la stagione con una sola punta di ruolo. E Kean, dati e numeri alla mano della scorsa stagione, ha dimostrato di essere ancora acerbo o non esattamente il giocatore che aveva fatto intuire di poter diventare. Forse servirà ancora un po’ di tempo per maturare ma al momento non può rappresentare l’alter ego del centravanti serbo. Di qui i movimenti che vedono ora i dirigenti bianconeri sul mercato per ingaggiare una alternativa all’altezza della situazione. La pista numero uno è quella che, come si scrive ormai da un paio di settimane, può portare ad Alvaro Morata. Anche se sarebbe più corretto utilizzare il verbo riportare. L’attaccante spagnolo ha già vestito la maglia bianconera in due parentesi, dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022. Proprio questi ultimi suoi due campionati sono costati alla Juventus dieci milioni a stagione per il prestito del bomber lasciato tornare all’Atletico Madrid poiché il suo riscatto prevedeva, da accordi col club spagnolo, un ulteriore esborso di 35 milioni. Una cifra ritenuta troppo elevata, ma il ragazzo piace. Piace alla Juventus e piace molto anche ad Allegri che di lui apprezza diverse declinazioni: l’abilità nel saper interpretare il ruolo di prima e seconda punta se non addirittura la figura dell’esterno in un tridente offensivo.
Verso un terzo capitolo?
Ma non solo. Ci sono ragioni che vanno al di la dell’aspetto tecnico. L’attaccante iberico infatti è un uomo spogliatoio, sa adattarsi serenamente alle esigenze per cui non rappresenta mai un problema nella sua gestione e digerisce con convinzione il fatto di essere magari utilizzato a partita in corso. Un vantaggio mica da poco per un calciatore del suo livello. Queste le ragioni per cui si scrive da tempo che questo amore Morata-Juventus potrebbe presentare un terzo capitolo. Ma la situazione, seppur in evoluzione, prevede tempistiche che mal si conciliano con le esigenze dei torinesi. Il punto di caduta sul giocatore tra Juventus e Atletico si potrebbe anche trovare (intorno ai 20 milioni) il problema è che gli spagnoli prima di lasciarlo andare vogliono capire se davvero il colpo Cristiano Ronaldo potrà essere portato sino alla conclusione. Solo allora si configurerebbero le condizioni per riportare Morata sotto la Mole. La Juve non ha intenzione di aspettare troppo anche se questi dieci giorni in America saranno utilizzati da Allegri anche per testare il peso specifi- co esatto di un giocatore come Kean.
Le altre strade
Normale quindi che la Juventus effettui sondaggi per quelle che sarebbero le soluzioni alternative qualora Morata non ritornasse bianconero. E in questo senso si registra una clamorosa novità. Perché se di Arnautovic si sa già da un pezzo, l’ariete del Bologna verrebbe molto volentieri a Torino e il cartellino costerebbe intorno ai 4 milioni, ecco che si profila un’operazione destinata a lasciare il segno qualora si concretizzasse. Si sono infatti registrati contatti tra il mondo bianconero e l’entourage di Belotti che affianca così l’austriaco. ll 30 giugno il bomber, ex capitano del Torino, è diventato un calciatore svincolato non avendo voluto rinnovare con il club granata e non avrebbe rifiutato a prescindere questa opportunità bianconera. Anzi. Ma, come si diceva, le vie del mercato sono infinite e se si realizzasse la via che porta a Morata il Gallo non potrebbe cambiare sponda del Po. Su Belotti, tra l’altro, proprio ieri sono girati rumors di un interessamento del Borussia Dortmund che deve sostituire Haller dopo che si è fermato per il tumore.