TORINO – Incontri, cene, contatti. La finale di Champions League di questa sera allo Stade de France tra Real Madrid e Liverpool ha trasformato Parigi nella capitale del mercato. Un vertice importante, non ancora risolutore, ha visto spettatrice interessata anche la Juventus. Già, perché ieri sotto la Tour Eiffel l’entourage di Alvaro Morata ha avuto un primo colloquio con l’Atletico Madrid, club proprietario del cartellino dell’attaccante juventino. Gli spagnoli, come ripetuto più volte pubblicamente anche dal presidente Enrique Cerezo, vogliono sapere se la Juventus riscatterà Alvaro dopo il prestito biennale (prezzo fissato a 35 milioni) o se alla Continassa faranno un passo indietro.
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Il post Morata
In casa Juve non ci si illude troppo, anche per questo sono già cominciati i ragionamenti e i sondaggi per l’eventuale post Morata. I dirigenti stanno valutando due tipologie di attaccante: un centravanti più classico in grado di dare il cambio a Dusan Vlahovic oppure un giocatore più simile a Morata, cioè abile sia da punta esterna sia da centrale. Il preferito del primo gruppo è il vecchio pallino Arkadiusz Milik, già vicino alla Juventus ai tempi del Napoli e oggetto di interessamenti anche in inverno. Il polacco a giugno sarà riscattato dall’Olympique Marsiglia, ma in caso di offerta da parte di un top club potrebbe anche partire. Senza contare che i rapporti tra l’OM e la Juve sono ottimi grazie al passato bianconero del presidente dei francesi, lo spagnolo Pablo Longoria. Alla Continassa, però, stanno pensando anche ad attaccanti più duttili, alla Morata appunto. Meglio se in saldo o in prestito. Come potrebbero essere Luis Muriel dell’Atalanta e Anthony Martial del Manchester United, di rientro dal prestito al Siviglia e già trattato dalla Juventus a gennaio prima della virata su Vlahovic.
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