Giorgio Chiellini ha esordito nella MLS americana a modo suo. Vincendo. Il Los Angeles Fc ha sconfitto in trasferta il Nashville per 2-1: l’ex bianconero, che ha appena ricominciato la preparazione, è rimasto in campo per un’ora dando un contributo prezioso al successo del nuovo club, il secondo consecutivo da quando il totem juventino è approdato negli Stati Uniti. Il primo era stato particolarmente inebriante: il derby vinto con il Galaxy per 3-2. Giorgio, che aveva solo qualche allenamento nelle gambe, era rimasto in panchina per una scelta condivisa con il tecnico Steve Cherundolo). Il che non aveva impedito al campione d’Europa di celebrare l’exploit di Los Angeles su Instagram con una dedica significativa: “Una vittoria speciale per un inizio speciale”.
Parole sagge
Quando è stato presentato ufficialmente dal nuovo club, un giornalista gli ha chiesto: perché Los Angeles ha acquistato un difensore e non un attaccante? Chiellini ha risposto: “Perché gli attaccanti si prendono per vendere i biglietti, i difensori per vincere i campionati”. Parole sagge, parole quantomai opportune nelle ore in cui la Juve saluta de Ligt, contende Bremer all’Inter e punta anche su Milenkovic. Qui sta il punto: la cessione del Golden Boy olandese, operazione impeccabile ai fini del bilancio, impone tuttavia al club scelte tecniche dei primo livello per rafforzare la retroguardia di Allegri, quarta per rendimento fra le prime quattro dell’ultimo campionato. Attesissima alla prova dalla cintola in su, grazie agli arrivi di Pogba e Di Maria, alla presenza di Vlahovic e al recupero di Chiesa, sia pure ancora lontano nel tempo, la squadra bianconera è chiamata a colmare le lacune di un reparto che in questo momento può contare su un solo titolare fisso nel ruolo centrale: Leonardo Bonucci. Per opposti motivi, Gatti e Rugani ancora non lo sono. Il primo non vede l’ora di essere messo alla prova, Il secondo, all’ottava stagione torinese inframezzata dai prestiti al Rennes e al Cagliari, cerca la consacrazione definitiva in maglia bianconera. Ma, senza de Ligt, è impensabile che la difesa di Allegri non venga rinforzata a dovere. Arrivabene e Cherubini lo sanno: per questo tengono a mente le parole di Chiellini.