Solo tre degli ultimi dieci gol bianconeri sono arrivati dal reparto offensivo. Col Toro la prestazione più opaca del serbo, rimasto isolato davanti come succedeva a Morata: l’antico vizio che ritorna della squadra di Allegri
L’effetto Vlahovic è durato solo due partite? Il quesito, figlio dell’inguaribile necessità di cercare sentenze definitive dopo ogni singola prestazione, le stesse sentenze definitive di segno opposto registrate dopo la prima settimana in bianconero del capocannoniere, non può esaurirsi alla reazione di pancia dopo quella che è stata fin qui la più opaca prestazione del serbo in maglia Juve (doveva capitare prima o poi), ma trae comunque un legittimo fondamento dall’evidenza dei numeri: quattro gol nelle ultime quattro giornate, adesso anche avendo a bordo il bomber del campionato, sono un bottino che si racconta da solo. Parlare di Vlahovic significa cioè fare il punto su una nota ricorrente della stagione: l’attacco.