L’ex bianconero, partner della Joya nel fondo Origin: “A Torino è stato fondamentale, sentiranno la sua mancanza. Però che colpo i bianconeri con Di Maria, è uno speciale”
Gli scarpini sono in un angolo della villa di Miami. Blaise Matuidi li ha lasciati lì da qualche mese. “Per ora il calcio l’ho messo da parte”, dice senza giri di parole il francese. E’ ancora ambassador dell’Inter Miami e i tanti titoli vinti in carriera, a cominciare da quelli con la Juve o il Mondiale 2018 con la Francia, restano nella memoria, ma il suo presente si chiama Origin, il fondo che ha contribuito a creare e in cui ha coinvolto anche l’amico Dybala. “La cosa bella è che in questo progetto noi calciatori siamo protagonisti come fossimo in una squadra. Ma non ci sono allenatori, dirigenti o agenti. Così io chiamo Paulo e decidiamo senza intermediari”. Origin è un fondo che ha come fine quello di aiutare nello sviluppo le start up tecnologiche. Dall’azienda che produce e-bike di ultima generazione a quella che si occupa di salute mentale nelle aziende, passando per il credito speciale ai gamers o gli Nft. Se un progetto lo merita e ha anche un fine etico, il team di Matuidi, di cui fa parte anche l’ex difensore Yohan Benalouane, valuta la possibilità di finanziarlo.