INVIATO A GENOVA – No Di Maria, no party. È passata soltanto una settimana dalla doppietta al Sassuolo e dalle combinazioni con il Fideo, ma a Dusan Vlahovic ieri sera sarà sembrato di tornare indietro nel tempo, ai mesi finali dello scorso campionato. Non tanto per il caldo di Marassi, quanto piuttosto per la solitudine vissuta in campo senza il 34enne campione argentino, assente contro la Sampdoria per l’infortunio procuratosi al debutto in Serie A. Il bomber serbo ha chiuso il primo tempo con tanti scatti in profondità, quasi sempre a vuoto, e con appena 3 palloni toccati (almeno 5 in meno di qualsiasi altro giocatore, dati Opta). E soprattutto con zero tiri in porta e nessun pericolo procurato ad Audero. La prima conclusione di DV9 è arrivata a inizio ripresa e da posizione defilata. Non il massimo per l’ex Fiorentina che, infatti, proprio come nel finale dello scorso campionato non è riuscito a trattenere quel pizzico di nervosismo e frustrazione che lo avvolge ogni volta che non riesce a segnare o comunque a procurarsi occasioni da gol. È uno stato d’animo comune a tutti i nove. Dusan ha tutto per diventare il numero uno del ruolo, a partire da una fame pazzesca, ma ha soltanto 22 anni e, come ripete spesso Massimiliano Allegri, deve ancora trovare il giusto equilibrio. Dopo la doppietta al Sassuolo, una serata a secco. Di quelle che Vlahovic non vorrebbe vivere nemmeno negli incubi notturni. C’è da scommettere che Dusan, come la Juventus tutta e forse pure di più, si auguri un rientro anticipato di Di Maria e magari anche di Paul Pogba. Il serbo ha segnato tanto anche prima di incrociare sulla propria strada ADM, ma i primi allenamenti insieme e la prima partita vissuta a braccetto con l’argentino di certo hanno fatto capire a DV9 come sia diverso, più facile e anche più divertente avere accanto un campione come l’ex Psg e Real Madrid.
Estate in salita per Vlahovic
Aspettando il rientro di Di Maria, Vlahovic dovrà sfruttare i prossimi allenamenti per affinare l’intesa con il connazionale Filip Kostic, che ieri alla prima da titolare ha mostrato buoni spunti, ma anche per migliorare la propria condizione fisica. Già, perché i due gol al Sassuolo hanno un po’ nascosto quello che lo stesso attaccante non ha faticato a sottolineare: «Sto lavorando per tornare al top», ha raccontato una settimana fa. Ed è normale che non lo sia ancora vista la sua struttura fisica e l’estate vissuta. Prima le vacanze posticipate, al termine del campionato, con tanto di blitz a Monaco di Baviera per risolvere il problema agli addominali che lo ha tormentato e limitato in primavera. E poi, proprio per non lasciare nulla al caso, durante le ferie ha lavorato con il preparatore personale. Quell’Andreja Minutinovic ribattezzato da molti campioni il Messi dei prof. Una ripartenza in salita culminata con gli zero gol segnati durante il precampionato. La doppietta al Sassuolo ha ridato fiducia a Dusan, ma non ancora il top della condizione. Anche per questo Allegri, ben consapevole che DV9 ogni tanto dovrà rifiatare, vorrebbe in regalo un vice Vlahovic simile almeno nelle caratteristiche.
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