Stefano Pioli nella notte di Salisburgo ha convocato l’impresa per la ristrutturazione. Lo ha detto lui stesso: “Mi sembrava che tutti avessero recuperato dopo il derby, poi ho visto che per qualche giocatore non era così. Magari cambierò qualcosa tra Sampdoria, Dinamo Zagabria e Napoli”. Quel “magari” si può leggere anche con un altro avverbio: “probabilmente”. Era ancora piena estate quando Pioli, in privato, confessava di avere grandi pensieri per le 21 partite in tre mesi, dal 13 agosto al 13 novembre. Il senso del discorso: si gioca tanto, si rischiano tanti infortuni, bisognerà cambiare molto. E il dilemma dell’allenatore qui è evidente: fare turnover col rischio di perdere punti o affidarsi ai titolari col rischio di avere cali di rendimento e (soprattutto) infortuni?
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