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La lezione di Bonucci: «Mai giocare mentalmente una partita il giorno prima»

TORINO – Parla in quanto testimonial di un integratore e le sue parole consentono di conoscere comunque un’altra sfaccettatura del personaggio Leonardo Bonucci, capitano della Juventus (e della Nazionale), che con la fascia al braccio sta per tagliare il traguardo delle 482 presenze in bianconero, prima e dopo l’infelice parentesi milanista: diventerà il sesto giocatore juventino più presente nella storia del club affiancando Roberto Bettega. Tempo di aspettare domenica sera, Allianz Stadium, c’è Juve-Bologna, appuntamento che Leo non può saltare. Domanda: come si dorme prima di una partita importante? Risposta: «Sono sincero, io ho sempre dormito serenamente sia la notte prima che il pomeriggio. L’unica volta in cui ho dormito malissimo è stata prima della finale dell’Europeo 2012, la mia prima finale in una grande competizione: lì ho sofferto. Avevo commesso l’errore di giocare la partita già il giorno prima, perciò tutta l’adrenalina si era già messa in moto. Lo dico sempre: si migliora attraverso gli errori, tanto è vero che poi non ho sbagliato più. E ora prima di una finale dormo 7-8 ore in serenità. Dopo una finalissima cosa succede? Beh, dipende dal risultato: se vinci hai buoni motivi per non dormire, se perdi preferisci prenderti qualcosa per dormire e per non pensare». Tra poco tocca di nuovo al campo e il popolo bianconero non aspetta altro che rivedere la vera Juventus, sostenuta da Bonucci in formato Nazionale.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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