BERGAMO – Cinismo, concretezza. E una squadra gagliarda: sono le chiavi che hanno portato l’Atalanta a occupare la vetta della classifica, per la prima volta nella propria storia dopo 8 giornate. Numeri (ottimi) alla mano, l’Atalanta non è mai andata sotto in campionato e sta dimostrando una solidità difensiva che con Gasperini, a questi livelli, non era mai venuta, visto che sono solo 3 le reti al passivo in 720 minuti. Una novità per i nerazzurri che avevano abituato a numeri differenti, una squadra votata all’attacco che preferiva farne uno in più degli altri: questo cambiamento quasi radicale dà la dimensione della grandezza dell’impresa. Al termine della passata stagione, numerosi indizi facevano presupporre il termine di un ciclo: Gasperini l’ha capito e ha ripreso il lavoro su un gruppo di molto rinnovato, cambiando anche le proprie modalità di gioco. Chiaramente non è una svolta radicale, visto che della “vecchia” Atalanta non mancano armi e stratagemmi, ma i frutti sono davanti a tutti: in Europa nessuno è riuscito nell’impresa riuscita alla squadra di Gasperini di andare sempre in vantaggio. Il tutto con la terza miglior difesa del continente.
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