Il primo anno rossonero di Sandro è stato deludente, ma da lì non ha più sbagliato una mossa: storia di un ragazzo paragonato a Pirlo, ma con Rino nel cuore
Qualche anno fa il Brescia lo nascondeva. Se lo godeva in allenamento e poi stop, solo lì, perché dopo l’esordio tra i pro’ Cellino chiamò Boscaglia. “Mister, sono il presidente. Quel ragazzo che ha fatto debuttare è bravino, ma non lo faccia giocare più”. “Come mai?”. Altrimenti ce lo rubano…”. La storia di Tonali è iniziata così, con una telefonata di Cellino al suo vecchio allenatore a Brescia, Roberto Boscaglia, il primo a far giocare Sandro in trasferta contro l’Avellino.