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Lazaro, 90' per farsi rimpiangere

MILANO. Antonio Conte, dopo il suo arrivo all’Inter, lo aveva indicato come erede di Antonio Candreva per la fascia destra (pare preistoria, ma è così) e convinto Beppe Marotta e Piero Ausilio a sborsare 21 milioni di euro più bonus per strapparlo all’Hertha Berlino. Acquisto rivelatosi sbagliatissimo, tanto che Valentino Lazaro già a gennaio è stato sbolognato al Newcastle e da lì, essendo ormai chiuse le porte per lui di Appiano, al Borussia Mönchengladbach, quindi al Benfica e infine al Torino. Un esterno con la valigia in mano (i nerazzurri, per ammortizzare l’investimento, hanno sfruttato il fatto che il ragazzo avesse firmato fino al 2024) che con Ivan Juric – allenatore maestro nell’esaltare gli interpreti nel ruolo – vuole finalmente dimostrare di essere all’altezza della situazione pure nel nostro campionato. Stasera avrà addosso gli occhi dei 70mila di San Siro che hanno già digerito l’addio di Hakimi e non ancora metabolizzato quello di Perisic (che era un Dio sulla fascia sinistra ma, nei piani di Inzaghi, avrebbe giocato a destra in questa stagione per costituire il binario con Gosens). Al Toro, Juric ha trovato un club che crede in lui e un allenatore che ne riconosce le qualità: la dimensione giusta per fare grandi cose: ci riuscisse con l’Inter, sarebbe per Valentino una piccola, grande rivincita. Anche se lui stesso non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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