MILANO – Questa sera a San Siro con il Bologna inizia un nuovo campionato per l’Inter: dopo tre stagioni vissute quasi sempre tra primo e secondo posto con la costante ambizione dello scudetto, la squadra nerazzurra dovrà lottare soprattutto per chiudere tra le prime quattro nella zona Champions League. Difficile immaginare una rimonta verso la vetta a -11 dal Napoli con sei squadre davanti in classifica. È lo stesso senso di realismo che ha spinto il club a reagire con decisione alla sconfitta con la Juventus. Beppe Marotta ha criticato soprattutto la differenza del rendimento tra casa e trasferta.
Ma c’è anche un altro aspetto ambivalente in questa primo tratto di stagione in campionato e Champions League. L’Inter va molto bene nei primi tempi, ma crolla alla distanza. Nei primi 45’ ha segnato 18 gol subendone 8. Dopo l’intervallo la situazione si capovolge: 17 gol fatti e 18 subiti. Da una differenza reti di +10 nella prima frazione a una di -1 nella seconda. Prendendo in considerazione solo il campionato, il dato diventa ancora più marcato: 14 gol fatti e 5 subiti nei primi tempi, 11 fatti e 14 subiti nei secondi. Da +9 a -3. È in questo contesto che sono maturate le sconfitte che stanno rallentando la marcia in campionato. E dire che, analizzando le statistiche, non sembra emergere un problema di tenuta atletica. L’Inter è la seconda squadra di Serie A per chilometri medi percorsi ogni giornata (110, quattro in meno della Lazio prima). Ed è nel gruppo delle migliori per scatti fatti.
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