Il cileno ad Anfield ha dato tutto in una prova condita anche da errori e poco dinamismo. Scarso il suo apporto fino a oggi. Dovrebbe partire a fine stagione nonostante un contratto valido fino al 2023
Trentaquattro primavere che iniziano a pesare, nelle gambe e forse anche nella testa. Arturo Vidal in realtà va per i 35, traguardo che taglierà tra due mesi e mezzo, e si avvicina il tempo delle scelte, tanto per l’Inter quanto per il cileno. Per carità, il contratto in scadenza nel 2023 di certo non mette Vidal alle strette, ma tecnico e dirigenti faranno comunque le proprie valutazioni a fine stagione per cercare di capire chi sia funzionale al progetto e chi potrà essere all’altezza dell’Inter di domani. La prova del cileno ad Anfield, così come le prestazioni degli ultimi due mesi, possono rivelarsi indicatori importanti per “tarare” il peso del centrocampista nell’economia del gioco e per capire cosa possa ancora dare alla causa. Il cileno ha avuto l’ingrato compito di rimpiazzare lo squalificato Barella sia all’andata che al ritorno contro il Liverpool, ma si è capito che l’impegno non può bastare. Evidentemente il cileno non è più il “Guerriero” di un tempo e il super ingaggio che percepisce inizia a essere un fardello.