Domenica prossima, a Udine, Gian Piero Gasperini, alla settima stagione atalantina consecutiva, stabilirà un record storico per il suo club: 300 panchine, con una percentuale di vittoria del 51,84%. Come lui nessuno mai nei 115 anni di storia della Dea che si compiranno lunedì 17 ottobre. Ieri il cittadino onorario di Bergamo per meriti sportivi ha eguagliato Emiliano Mondonico, un altro totem della squadra dei Percassi. Capolista solitaria alla quarta giornata (evento che non si ripeteva da 58 anni), poi nei due turni successivi con Napoli e Milan e, da due turni a questa parte, con il Napoli, l’Atalanta ha cambiato pelle per mano di Gasp. Meno spregiudicata, meno votata esclusivamente al calcio d’attacco, più cinica, più giovane (età media dei sedici giocatori impiegati contro i toscani: 25,31), più blindata in difesa: non a caso, sinora, la migliore del torneo (3 le reti subite in 8 incontri).
Foderato di numeri e primati, corroborato da quella maglia rosa che, sottolinea, “carica la squadra in maniera entusiasmante”, Gasperini non ha comunque sbiadito la memoria. Proprio nel giorno della sesta vittoria su otto partite disputate, il tecnico ha lanciato un messaggio non cifrato: “La verità è che in questo torneo sinora c’è stato un solo episodio controverso che ci abbia riguardato e il Var ci ha detto bene (gol annullato a Caputo, Samp-Atalanta 0-2). L’anno scorso, in 13 gare, ben 16 situazioni al Var ci hanno penalizzato ingiustamente, di cui cinque soltanto nelle tre sfide con la Fiorentina: due rigori negati, due reti annullate e una che non c’era, ma è stata assegnata agli avversari. Abbiamo perso i punti che ci hanno escluso dalle Coppe europee”. Un vero e proprio avviso ai naviganti nel Mar del Var in tempesta che, Juve-Salernitana non potrà mai essere dimenticata, l’11 settembre l’ha trasformato nel Mar VARgogna.
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Il capolista Gasperini ha voluto mettere i punti sulle “i” non a caso cinque giorni dopo che il designatore Rocchi, anziché chiedere scusa per il sesquipedale errore costato a Milik il gol della vittoria bianconera e un’espulsione che l’ha costretto assente a Monza, si è detto sicuro: “Stiamo lavorando per far sì che non si ripeta questo errore e non credo accadrà nuovamente”. Nel dubbio, Gasp ha rinfrescato i ricordi.
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