MILANO – Paolo Maldini e Ricky Massara sono gli artefici della ricostruzione e della risalita del Milan. Entrambi hanno il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e ovviamente si augurano di avere ragguagli sul loro futuro. Si osserva con grande attenzione l’evoluzione della trattativa tra Elliott e Investcorp e da quel poco che filtra dagli ambienti vicini alla trattativa, sia Maldini che Massara, avrebbero delle buone possibilità di vedersi recapitata una proposta concreta per un nuovo contratto anche sotto la nuova proprietà araba. Sarebbe la scelta più logica, per far si che il lavoro svolto fin qui vada avanti, magari con qualche petrodollaro in più da poter mettere sul mercato in modo tale da porre rimedio alle falle tecniche che la squadra di Pioli oggi presenta. Paolo Maldini, poi, è un nome che nel mondo arabo è fortissimo e per Investcorp sarebbe un brutto colpo d’immagine perdere il simbolo del milanismo, riconosciuto in tutto il mondo come icona del club, ma anche come dirigente in grado di poter costruire una squadra competitiva seguendo le strette maglie della sostenibilità economica. Anche il lavoro di Ricky Massara è assolutamente da promuovere, poiché gli errori di valutazione posso capitare, specialmente se ti ritrovi a dover ricostruire tutto con un percorso che non permette deviazioni di sorta. E adesso si aspetta l’ultimo step: quello della riconferma.
in Serie A