Arrivato giovanissimo nel 2003 all’Ancona, non lasciò il segno in una squadra senza capo né coda. Dopo le rapine e la galera, la rinascita grazie a un reality
Bruce Dombolo visse tre vite, ahilui sempre di sfuggita. Nella prima dribblò, nella seconda sparò e nella terza – esausto – si pentì. Dei dribbling e degli spari, in egual misura. Il pentimento ebbe luogo durante un reality show, definitivo approdo di chi – guarda come Dombolo/guarda come Dombolo – si era perso e ritrovato, era finito in fuorigioco e ci era rimasto un bel po’, prima di capire che la partita era finita da tempo. Dombolo fu calciatore, criminale e divo televisivo, con una sequenza che avrebbe fatto tremare i polsi al più scafato degli autori tivù.