MILANO – E’ davvero difficile pensare a una clamorosa rottura tra Milan, Paolo Maldini e il fido ds Ricky Massara, soprattutto dopo che fra il weekend e ieri ci sono stati nuovi passi avanti fra le parti per arrivare alla firma sui prolungamenti dei contratti che scadranno fra nove giorni. In fondo lo ha ribadito anche il presidente Paolo Scaroni. Se rinnovo sarà, è perché il progetto è condiviso, le idee di fondo combaciano, viene fatta chiarezza su ruolo e responsabilità di Maldini. Se Paolo apporrà la firma sul nuovo contratto è perchè è in linea con i programmi di Cardinale, ovvero il futuro proprietario del Milan. Detto ciò, però, Maldini nei colloqui per il rinnovo, ha capito che la sua speranza, palesata nell’ormai famosa intervista alla Gazzetta dello Sport di fine maggio, di avere un budget per accorciare rapidamente i tempi sulle big d’Europa, non sarà – immediatamente – esaudita. Secondo quanto emerso, infatti, il budget a disposizione dell’area tecnica non sarà così superiore a quello gestito nel corso dell’ultima stagione, ovvero intorno ai 60 milioni. Cifra che Maldini e Massara potranno aumentare se riusciranno a piazzare in uscita alcuni giocatori, ovvero quelli fuori dal progetto: Caldara e Castillejo, oltre a Duarte che per 2.5 milioni dovrebbe tornare definitivamente ai turchi dell’Istanbul Basaksehir, chi perché riceverà eventuali offerte da valutare vedi Saekemaekers, Rebic e Ballo-Touré. Di certo, però, non sarà semplice arrivare su tutti gli obiettivi sottolineati sul taccuino in questi mesi.
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