La carriera di Junior Messias è stata una montagna russa di emozioni. Cadute, risalite, le partite nei campi di provincia e l’umiltà di chi ha sempre creduto nel proprio sogno. Il Crotone come trampolino di lancio, il Milan come il punto più alto. Il giocatore non vuole più scendere da quel vagone rossonero che lo sta portando sempre più su, ma il futuro del classe ’91 è ancora in bilico e legato all’eventuale riscatto da parte dei rossoneri.
L’ALTERNANZA – Ventitré presenze e cinque gol per il brasiliano, che con la maglia del Milan ha debuttato – e segnato – in Champions League, convincendo Pioli ad essere un’alternativa affidabile a Saelemaekers sulla trequarti destra nel 4-2-3-1. Più di una seconda scelta, l’allenatore li alterna da quella parte consapevole di avere sempre una soluzione valida. Ora però Messias deve alzare l’asticella, per rimanere in rossonero serve migliorare il livello delle prestazioni e trovare continuità di prestazioni. Il ragazzo si gioca tutto in due mesi, tempo nel quale deve convincere la società a investire la cifra del riscatto per prenderlo a titolo definitivo.
IL RISCATTO – L’accordo col Crotone in estate era stato trovato sulla base di un prestito oneroso da 2,6 milioni con diritto di riscatto fissato a 5,4 più uno di bonus, ma non è escluso che il club rossonero possa chiedere uno sconto ai rossoblù. Chi è sicuro delle prestazioni di Messias e vorrebbe confermarlo è Paolo Maldini, in questi mesi ne parlerà con gli altri dirigenti per trovare una strategia comune. L’ultima parola però sarà della società, che intanto osserva e valuta. Nessuna decisione però verrà presa fino alla fine della stagione, quando si potranno tirare le somme e valutare il rendimento di un giocatore che a maggio compirà 31 anni. Eccolo, l’aspetto che potrebbe frenare il riscatto: Junior non è più giovanissimo e bisogna capire se nel nuovo progetto rossonero ci sarà spazio anche per lui. Intanto però il ragazzo vuole dimostrare sul campo di meritarsi la maglia del Milan. Messias vede rossonero e Maldini gli strizza l’occhio. La società riflette e valuta, aspettando una valutazione finale.