MILANO – Nessun nome è stato scritto sullo striscione apparso nel settore del tifo milanista durante la sfida con la Sampdoria, ma che i sostenitori rossoneri non gradiscano la situazione creatasi intorno al rinnovo di Franck Kessie è piuttosto facile da capire. “Chi ama il Milan lo dimostra coi fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti” recitava lo stendardo realizzato dalla curva del Milan, e il riferimento al centrocampista ivoriano è apparso lampante quando sono piovuti fischi all’indirizzo dello stesso Kessie nel momento in cui Pioli ha deciso di farlo scendere in campo. Situazione che ovviamente non ha fatto piacere all’interno dello spogliatoio, con l’allenatore rossonero accorso in difesa del suo giocatore: “Ho sentito i fischi – ha ammesso il tecnico a fine partita – e non credo sia la cosa giusta perché abbiamo bisogno di tutti. Il passato ci insegna che sono i comportamenti dei giocatori a fare la differenza, quindi quando faccio la formazione non mi interessa se un giocatore ha il contratto in scadenza o per un altro anno, se ha rinnovato o meno, ma finché avrà gli atteggiamenti giusti sarà a disposizione“. Il contratto in scadenza lo ha anche Alessio Romagnoli, che non ha ricevuto lo stesso trattamento di Kessie ma di certo si è sentito chiamato in causa dallo striscione esposto dai tifosi. Che hanno invece riconosciuto a Theo Hernandez la voglia di sentirsi ancora parte del progetto milanista: al francese, fresco di rinnovo ma in tribuna per squalifica, sono stati riservati cori di approvazione e ringraziamento.
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