Il Napoli chiude i conti in soli 37 minuti contro il Torino e lo fa trascinato da uno degli insostituibili di Spalletti. L’uomo copertina è lui, Frank Zambo Anguissa. Prestazione enorme al Maradona, si riscopre goleador con una doppietta in soli dodici minuti e domina letteralmente il centrocampo dal punto di vista fisico e tecnico. Osimhen non c’è, così tocca al camerunense riempire l’area e lo fa già al sesto quando giganteggia su Buongiorno infilando di testa il pallone nell’angolino. Altra prova del suo strapotere fisico la si ha sul secondo gol, quando si butta dentro nel buco lasciato dalla difesa granata, Politano lo lancia e lui si invola verso la porta avversaria. Palla al piede brucia ancora Buongiorno che non riesce a stargli dietro e con freddezza, dopo una cavalcata da centrocampo, la infila nell’angolino.
STAGIONE RECORD – È un Anguissa dominante, che mai aveva fatto così bene in carriera. Quelli di ieri sono il primo e il secondo gol da quando è in Serie A. Lo scorso anno, infatti, è rimasto a quota zero reti realizzate. Siamo appena al secondo mese della stagione, eppure ha già superato i suoi record personali. 3 gol e 3 assist in questo avvio tra campionato e Champions League, il suo massimo era al Villarreal con 2 gol e 2 assist. Una stagione iniziata con il piede giusto, anche con l’esordio assoluto in Champions, dove è salito in cattedra un’altra volta, rivelandosi il migliore in campo e segnando il suo primo gol nella massima competizione europea contro il Liverpool, un avversario tutt’altro che banale.
IL RISCATTO E I DUBBI – Anguissa è arrivato la passata stagione praticamente sul gong finale del calciomercato. Ufficializzato il 31 agosto, si è rivelato un investimento importantissimo, una grande operazione del ds Giuntoli. A guardare le cifre oggi sembra incredibile: in prestito dal Fulham, il Napoli lo ha ottenuto in prestito con diritto di riscatto fissato a soli 15 milioni di euro. Riscatto che non poteva sfuggire, chiaramente. Visto l’impatto che ha avuto nella rosa e in Serie A. Qualche problema però è emerso, quando a giugno Anguissa non ha ricevuto un premio economico che sembrerebbe essergli stato promesso. Sembrava venir fuori malumore nel calciatore, un possibile addio anticipato ma alla fine tutto è stato spazzato via a suon di prestazioni. Oggi Anguissa segna, fa assist, lotta come un guerriero nel centrocampo azzurro, si inchina di fronte i suoi tifosi e soprattutto si è preso questo Napoli diventandone un vero e proprio leader.