NAPOLI – Continua il magic moment del Napoli di Luciano Spalletti che guida la classifica di Serie A con 38 punti conquistati in 14 giornate. Sono 34 i gol realizzati e 10 quelli subiti: meglio hanno fatto solo la Juventus di Massimiliano Allegri nella stagione 2018/19 con 40 punti e il Napoli del 2017/18 che con Maurizio Sarri arrivò a conquistare 38 punti (dopo 14 giornate) con un gol in più all’attivo ed uno in meno nella casella di quelli subiti. E, nell’anno solare, sono 78 i punti conquistati dal Napoli, più di ogni altra squadra di serie A, con una gara ancora da giocare, sabato contro l’Udinese. Un rendimento, quello del Napoli, che sta esaltando gli appassionati di calcio non solo per i numeri ed i record, ma soprattutto per il modo con cui vince le partite, per la personalità che mette in campo e per la semplicità delle giocate, anche quando la posta in palio si alza. Non è infatti la prima volta che il Napoli riesce ad inanellare 10 successi di fila in campionato. Lo aveva già fatto due volte, entrambe con Maurizio Sarri alla guida: nel 2017 arrivò a 13 vittorie consecutive tra aprile e ottobre mentre i 10 successi di fila arrivarono sempre alla guida del tecnico toscano, tra il dicembre 2017 e il febbraio 2018. La vittoria contro l’Empoli e il pari del Milan a Cremona hanno lanciato il Napoli in vetta alla classifica distaccandosi di otto lunghezze sull’inseguitrice rossonera, ferma a 30 punti. Un dato che fa presagire che qualcosa di buono può accadere: nella storia del calcio italiano, infatti, ogni volta che una squadra si è trovata alla quattordicesima giornata con otto punti di vantaggio sulla seconda ha sempre vinto il campionato. È un nuovo Napoli questo, molto più cinico, che abbina una grande fisicità ad un’immensa qualità.
Cosa impressiona del Napoli
E i 54 gol complessivi segnati fin qui tra campionato e Champions League ne sono la prova: 34 in Serie A e 20 in Champions League. Ma la grande differenza rispetto alle passate stagioni sta dalla qualità dei subentrati: 14 gol infatti, sono arrivati proprio dalla panchina (in tutte le competizioni) e nei top cinque campionati europei nessuno ha fatto meglio. Si respira aria di grande entusiasmo a Napoli, ma anche l’atteggiamento dei sostenitori azzurri è cambiato: c’è ottimismo, non esaltazione. Ciò che impressiona in questa squadra è l’unione del gruppo Napoli e quel gesto di Osimhen in occasione del rigore contro l’Empoli quando il nigeriano prima si procura il rigore e poi cede il posto a Lozano, non prima di averlo incitato ed abbracciato ne è l’emblema. Spalletti ha messo nella condizione ogni singolo calciatore della rosa azzurra di sentirsi protagonista di questa stagione ed infatti il Napoli è la squadra che ha mandato più giocatori dal dischetto in tutte le competizioni, considerando i big-5 campionati europei 2022/23 (Lozano, Politano, Osimhen, Kvaratskhelia e Zielinski). Con il Mondiale alle porte e lo stop forzato, il Napoli farà leva sull’esperienza di Spalletti che con lo Zenit ha vinto due campionati in cui le soste sono durate più di trenta giorni. Il Napoli presterà solo sei giocatori alle Nazionali, tutti gli altri partiranno il 28 novembre in direzione Turchia per raggiungere le strutture del Regnum Carya Hotel ad Antalya. Sono in programma tre amichevoli contro squadre che saranno sul luogo, poi il 13 dicembre il Napoli farà rientro in città e disputerà altre tre amichevoli in attesa poi di ripartire il 4 gennaio nella gara ufficiale contro l’Inter. Spalletti predica calma, ma i numeri e la squadra per sfatare un tabù lungo 32 anni ci sono tutti.
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