Lo chiamavano “Baywatch”, segnò all’Inter l’ultimo dei 5 gol rossoneri nel 1998: “Durante la settimana provai i piazzati insieme ad Albertini e Boban e poi mi dissero ‘dai, nel derby ti facciamo calciare’”. Ora dirige una compagnia di taxi in Norvegia
Sopra il Circolo Polare Articolo c’è uno che chiamavano “Baywatch”. “Era il mio soprannome a Napoli”. Capelli biondi lisci, viso pulito, norvegese doc. “Ormai è passata una vita”. Steinar Nilsen lo dice in italiano, ma preferisce chiacchierare in inglese: “Non vorrei fare brutte figure”. In realtà se lo ricorda più di quanto creda.