Per l’elezione di La Russa all’opera il Var che ha latitato a San Siro, intanto la Cristoforetti torna coi piedi per terra mentre il “suo” Napoli vola
Le schede statistiche lo davano come “un arbitro dal rosso facile”. Ma quando al 18’ di Milan-Chelsea, il berlinese Daniel Siebert, trentottenne professore di Educazione fisica, ha fischiato un rigore contro i rossoneri ed espulso Fikayo Tomori, a qualcuno è venuto il sospetto che per “rosso facile” s’intendesse Barbera o Bonarda. Un penalty visionario che ha fatto sorridere perfino Jorginho e ha messo in imbarazzo lo stesso Mason Mount, presunta vittima del fallo: “Forse il rigore c’era, mi sono sentito tirare. L’espulsione sicuramente no”. Non c’era “sicuramente” neppure il rigore. Un errore clamoroso che ha fatto imbufalire un’anima pia come Stefano Pioli, perché ha sfregiato la partita e complicato la pratica di qualificazione agli ottavi di Champions League.