L’addio al Mondiale del Tucu è soltanto l’ultimo episodio di una carriera che sta vivendo momenti complessi: il pupillo di Inzaghi non è ancora esploso e con l’Argentina era alla ricerca del riscatto
Nel giorno delle visite mediche, il 25 agosto dello scorso anno, i tifosi dell’Inter gli avevano chiesto la seconda stella. “Portacela, Tucu”. Due giorni dopo Correa esordiva a Verona con l’ingresso al 74′ e regalava tre punti ai suoi con una doppietta: colpo di testa e sinistro all’angolino. Tutta la panchina ad abbracciarlo vicino alla bandierina, anche Simone Inzaghi. L’uomo che lo ha voluto a tutti i costi, lo ha aspettato, ci ha creduto sempre. Ma l’argentino, al netto di un impatto show e di qualche lampo qua e là, non ha inciso.