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Ribery, il ribelle del calcio: cicatrici, scandali, dribbling e… bistecche

Si è ritirato a 39 anni uno dei pochi fuoriclasse del calcio: dalla Champions al Pallone d’oro sfiorato storia di un campione fuori dagli schemi

A 39 anni dà l’addio al pallone quello che è stato uno dei pochi fuoriclasse fuori catalogo in un calcio – quello del Duemila – che ha vissuto la fantasia come un fastidio, piegandosi spesso (non sempre) all’ordine stabilito della trama del gioco senza contemplare la scintilla dell’imprevedibilità. In ogni dribbling, in ogni scatto, in ogni assist Frank Ribery ha messo in circolo la dote preziosa della diversità. Ora è arrivato il momento di abdicare, rescindendo il contratto che lo lega alla Salernitana. Troppi acciacchi, troppa la fatica – mentale e fisica – di pensarsi ancora giocatore. I trentasei minuti giocati contro la Roma al debutto in campionato – il 14 agosto – rischiano di diventare gli ultimi della sua straordinaria carriera. Ci sta pensando – al ritiro – da allora. L’infiammazione al ginocchio – e la conseguente usura della cartilagine – non gli danno più scampo. Potrebbe rimanere a Salerno come dirigente, chissà. Resta il fatto che è calato il sipario.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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