L’ex c.t. critica la regola per cui per arrivare a fare il supercorso per il patentino da tecnico bisogna avere giocato in serie A o in B
L’ Italia è un Paese tanto bello quanto strano. Contraddittorio, perlomeno osservando ciò che accade nel calcio. Chi vuole ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, cioè il massimo, deve avere nel curriculum un certo numero di partite giocate in B, in A o in Nazionale. Ne consegue che Arrigo Sacchi, e prima di lui Helenio Herrera, e ancora Zdenek Zeman, Alberto Zaccheroni, Sven Goran Eriksson o Jurgen Klopp oggi non potrebbero laurearsi a Coverciano. Considerando ciò che questi signori hanno dimostrato (e vinto), questa rigidità assomiglia tanto a un autogol.