REGGIO EMILIA – Dopo l’Inter, il Sassuolo mette ko anche la Fiorentina, portando a casa la seconda vittoria consecutiva in campionato: “Non era facile dopo la vittoria di San Siro – ammette Alessio Dionisi, tecnico neroverde, ai microfoni di Dazn – c’era il rischio di approcciare male la partita perché ancora inebriati da quel risultato, ma non siamo caduti in questo errore. Loro ci hanno schiacciati dopo il nostro vantaggio e dopo il rosso a Bonaventura pensavamo di averla già vinta, ma credo la nostra sia una vittoria meritata per come abbiamo giocato. Sono contento per Defrel, a cui il gol mancava da un po’: lui di solito cerca l’assist, anche per questo merita questa rete importante. Perché siamo tornati al 4-3-3 a gara in corso? Non riuscivamo a gestire bene la palla e serviva alzare il baricentro per avere più palleggio senza ricorrere sempre alla verticalizzazione“.
“Troppi blackout senza palla: serve più continuità”
Tra i protagonisti della serata del Mapei Stadium, due sono i giocatori che hanno rubato la scena in casa Sassuolo: “Che giocatore sarà Traorè tra dieci anni? Mi interessa cosa sarà domani – sentenzia Dionisi – deve ancora dimostrare qualcosa, deve avere continuità sia in partita che in allenamento. La giovane età deve essere uno stimolo e non un ostacolo. Da dicembre è cambiato nella testa, anche se deve ancora crescere noi siamo contenti di dargli continuità finché gioca così. Consigli prima che un portiere è un uomo spogliatoio ed un capitano, merita tutta l’attenzione che ha viste le prestazioni di cui si rende protagonista. All’interno dello spogliatoio è sempre pronto a spronare i compagni: è stato uno dei primi che ho contattato dopo il mio arrivo ed è stato lui a dare a me la carica“. Non tutto, nella sfida con la Fiorentina, è ancdato secondo i piani di Dionisi, pronto a chiedere i suoi un altro passo avanti: “La nostra ambizione – spiega il tecnico – è migliorarci, perché anche oggi abbiamo fatto due partite in una. Non possiamo permetterci i blackout senza palla visti con la Fiorentina: quando non abbiamo palla sembriamo più stanchi. Dobbiamo superare questo ostacolo e per crescere dobbiamo cercare continuità, a partire dalla prossima sfida col Venezia“.