Lo scrittore-giornalista, sotto scorta dal 2006: “Senza San Paolo soffro. Sto studiando come essere invisibile. Per me il georgiano è uno che ha saputo dire di no a Putin”
Nel maggio 2006 usciva Gomorra, bestseller da 10 milioni di copie, tradotto in 52 Paesi, diventato poi film e serie tv. Nell’ottobre successivo, Roberto Saviano, l’autore, minacciato dalla Camorra, cominciava la sua vita sotto scorta. Nella violenta sforbiciata alla liberta è rientrato anche il calcio. In 16 anni Saviano non è più tornato al San Paolo, dove, bambino, seguiva Maradona seduto sulle gambe del padre. Il Napoli capolista sta per affrontare l’Inter in una partita chiave. Ne parliamo con lo scrittore-giornalista. Partendo da Pelé.