Modelle in tribuna e sciami di motorini, tabù da sfatare e stelle da concerto rock: ecco perché non è una sfida qualunque
Venti chilometri e una manciata di rotonde a dividere Firenze e Empoli, l’Arno a unire le due città, la nobiltà del Giglio opposta alla new age dei figli di un gol minore, che però sgomitando da più di trent’anni a questa parte si sono ritagliati un solido contorno di credibilità. E nel mezzo, pomo della discordia (poi spieghiamo), una discoteca, anzi meglio: un locale di culto negli anni 90, il “Jaiss” di Sovigliana, frazione di Vinci, appena dopo il ponte, angoli di strada e orizzonti dov’è cresciuto Luciano Spalletti. Che giocava nell’Empoli ma aveva il cuore batteva fin da piccolo per la Fiorentina: destino comune a molti nati da quelle parti.