NAPOLI – “I calciatori hanno svolto un break di campionato e di lavoro nella maniera corretta. La società ha organizzato benissimo questo ritiro, in un luogo perfetto per noi. Mi sembrano abbastanza in condizione, giocare partite di livello ci serve a prepararci ancora di più per inizio del campionato”. Lo ha dichiarato il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ai microfoni di Sky prima dell’amichevole con il Villarreal allo Stadio Maradona: “Sono convinto che offriranno una buona prestazione a tutti i nostri tifosi che ci staranno vicini. Siamo già un po’ dentro quelle che saranno le grandi sfide che giocheremo quando ripartirà il campionato ma c’è da fare bene queste partite per farci trovare forti nella testa e nei comportamenti. Stasera per noi sarà una partita vera, importante come lo sono state quelle due precedenti che abbiamo giocato in Turchia”
“La sosta ha fatto comodo a Kvaratskhelia. Raspadori ci dà più soluzioni”
Focus anche sui singoli per Spalletti: “Raspadori ci dà una mano sotto molti aspetti, soprattutto perché va alla ricerca della profondità, con questo venire a giocare sotto e buttarsi sopra alla linea difensiva. Sono qualità importanti e lui le ha tutte e due. È un calciatore che ti dà più soluzioni, lo puoi impiegare in due o tre ruoli, soprattutto in questo inizio di preparazione ha fatto molto bene. Ha fatto gol e benissimo questo collegamento fra gli altri reparti e l’attacco alla profondità. Kvaratskhelia? Ci ha fatto comodo questo periodo, ritroviamo Kvara a disposizione, allenato, con le sue capacità e qualità. Il suo pezzo forte è quando punta l’avversario, quando imbuca la palla, quando tira in porta. Ha questa sensibilità vera, questa qualità nell’andare a trovare traiettorie e giocate che non sono tanto leggibili”.
“Mihajlovic? Ci seguirà seduto vicino a Maradona”
“E’ un momento tristissimo per il calcio”, Spalletti commenta così la prematura scompara di Mihajlovic: “Sinisa è stato un avversario leale, sempre. Ogni volta che l’ho avuto davanti sia da calciatore che da allenatore ti dava sempre il grande vantaggio di farti subito sapere in che modo chiaro e trasparente la pensasse sulle persone e sulle circostanze che aveva davanti. Detestava le maschere, non ha mai voluto indossare maschere né da giocatore né da allenatore, ancora meno durante la sua malattia. Ci ha insegnato a non abbassare mai lo sguardo durante le difficoltà in campo e fuori. Tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui ne sono usciti rafforzati nel proprio carattere perché ti trasferiva subito le sue qualità di uomo forte. Tra di noi ci sempre stati grandi abbracci, sguardi, partite. Una volta durante un Lazio-Samp ci ha fatto tre gol su tre calci piazzati dal limite, ogni volta che tirava in porta sulle punizioni mi andavo a nascondere dietro alla panchina perché era impossibile vedere quella che era la sua precisione e la sua potenza. Ricordo l’ultima volta a Bologna, siamo entrati insieme in campo, mi ha espresso la sua simpatia per la squadra e la città e per la possibilità di andare a lottare per grandi traguardi. Per noi sarà un grandissimo vantaggio avere il suo supporto, magari seduto vicino a Maradona a vedere insieme le partite”.
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