FIRENZE– Il rinnovo di Italiano con la Fiorentina sembrava una cosa scontata soprattutto rapida. Invece a ora l’unica certezza è che da ieri a mezzanotte è caduta in disuso la clausola rescissoria da 10 milioni di euro inserita l’estate scorsa nell’accordo con il tecnico. Vero che l’allenatore non va in scadenza a fine mese ma il 30 giugno dell’anno prossimo così come dalla Fiorentina continuano a sostenere che non ci sono problemi, che le sensazioni sono positive e che c’è la volontà di continuare insieme e dunque Italiano rimarrà. Manca però l’intesa sul prolungamento al 2025 con opzione al 2026 che i colloqui e gli incontri finora avvenuti non hanno per adesso raggiunto. Per ragioni economiche, per questioni legate allo staff, per il piano di potenziamento della rosa. Insomma, fra la Fiorentina e l’allenatore la situazione è ancora sospesa. Ma ci sono anche altre priorità iniziando dal sostituto di Torreira che non è stato riscattato. Salgono le quotazioni di Maggiore che Italiano ha avuto allo Spezia, seguito da Mandragora mentre arrivano frenate su Gagliardini e Sensi dal loro entourage. Serve poi un altro centrocampista per il lungo stop di Castrovilli: pareva a un passo lo svincolato Florian Grillitsch, ex Hoffenheim, ma i suoi agenti hanno lasciato Firenze senza nulla di fatto. Per l’esterno d’attacco si va da Politano a una vecchia suggestione, il turco Emre Mor, per il dopo Odriozola persistono le candidature di Dodo e Dubois (Lione), per la porta è spuntato pure il granata Milinkovic-Savic ma l’obiettivo è il cagliaritano Cragno, fiorentino di nascita e di fede, anche se la concorrenza è forte e folta. Intanto il popolo viola è sempre più in fermento.
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