TORINO – Ivan Juric e il suo Torino sono pronti a sfidare la Juventus nel derby di venerdì sera: ” Ci siamo allenati bene – assicura Juric durante la conferenza stampa della vigilia – e siamo concentrati per fare una grande partita. Siamo carichi e allo stesso tempo consapevoli di quanto vale questa sfida, in cui Belotti potrebbe anche partire titolare. Prima della sosta eravamo in un ottimo momento, mentre nelle ultime due partite non siamo stati sugli stessi livelli. Comunque a livello tattico sono state gare diverse, nelle quali il Venezia ha cambiato modulo dopo mezz’ora e l’Udinese ci ha dato fastidio. Contro i veneti, in ogni caso, abbiamo fatto una buona partita, che però non ha avuto un buon risultato. C’è rammarico per i punti persi con gol presi all’ultimo minuto, mentre altre sconfitte potevano anche starci. La nostra idea è quella di giocare bene, e vogliamo farlo anche domani: vogliamo fare una partita al massimo, cercando di non subire due tiri e due gol come ci è capitato con il Venezia. E se non va secondo i piani, cercare comunque di portare a casa il risultato“. Anche se non sarà facile contro una Juve rinforzata dopo il mercato di gennaio: “Vlahovic, Dybala e Zakaria – spiega Juric – hanno messo la Juve in ottime condizioni, sia tatticamente che fisicamente. Noi cambieremo un po’ le scalate in marcatura, ma è inevitabile. Marcheremo con le diagonali, senza cambiare il nostro modo di essere. Bremer-Vlahovic sarà un duello importante, così come il nostro contro Bonucci. Pobega al posto di Praet? Forse, in ogni caso dobbiamo trovare delle alternative. Brekalo ha fatto bene, anche Seck ha giocato in Serie B da titolare e sta facendo passi importanti. Pobega è solo una delle possibilità che abbiamo. Djidji l’ho visto meglio, abbiamo forzato per recuperarlo e contro il Venezia ha fatto bene a lunghi tratti, poi è calato. Abbiamo provato sia lui che Zima: la decisione finale verrà presa domani“.
“Tanto tifo ma stadio vuoto: grande anomalia”
Quanto accaduto nelle ultime due giornate non cambia il giudizio che il tecnico dà al percorso del suo Torino: “Nel calcio ci vuole equilibrio – sottolinea Juric – nelle ultime giornate abbiamo giocato un po’ meno bene e dobbiamo accettarlo. Il nostro lavoro va valutato su sei mesi, non partita dopo partita. Noi dobbiamo dare un segnale positivo e provare a vincere non tanto per ritrovare l’entusiasmo, perché quello non ci manca, quanto per noi stessi“. E per i tifosi, che il tecnico chiama a raccolta per stare più vicini alla squadra: “C’è un grande tifo ma lo stadio è vuoto: è una grande anomalia. Quando vivo la città – spiega il croato – percepisco l’attenzione anche della stampa e la grandezza della storia di questa squadra e della società. Eppure alle partite vengono poche persone. La fretta e l’ambizione di tornare grandi sono giuste, ma non si può fare così. Serve più normalità: sembra sempre che basti pochissimo per ricadere nelle critiche e nella negatività. Il mio obiettivo è scalare la classifica, ma non è che con due passetti indietro è tutto finito. Servono le scelte giuste per arrivare a un buon livello, ma in questo momento vedo anomalie in tutto“.