TORINO – A Davide Vagnati il lavoro non manca. Mentre sta dando una “sbirciatina” al Mondiale in Qatar per cercare l’occasione giusta per rinforzare la squadra, a Torino deve risolvere alcune questioni sotto forma di riscatti e rinnovi. Al primo posto c’è il prolungamento di contratto di Ivan Juric, operazione considerata fondamentale per dare forza e continuità al progetto che negli obiettivi dovrebbe portare il Toro in Europa nel più breve tempo possibile. Il contratto del croato scade nel 2024, ma ci sono l’intenzione e la speranza di allungarlo per un’altra stagione portandolo al 2025. La trattativa, seppur sotto traccia, è già cominciata e a quanto sembra le possibilità di concretizzarla sono alte. Il secondo obiettivo, in ordine di tempo, è quello di riscattare a titolo definitivo l’austriaco Valentino Lazaro, 26 anni, la grande rivelazione nelle prime quindici giornate di campionato: la sua spinta spesso si è rivelata determinante. Un tipo di giocatore che ai granata mancava da tempo e che per questo motivo il club intende riscattare. Lazaro era arrivato in punta di piedi, quasi in silenzio, a fine luglio, mentre il Torino preparava le valigie dal ritiro austriaco per volare a Nizza, dove avrebbe giocato la sua ultima amichevole prima del debutto in Coppa Italia. Da quel momento Lazaro si è rapidamente conquistato la fiducia, il rispetto e la simpatia dei compagni, dello spogliatoio, di Juric” e dei tifosi. Il diritto di riscatto fissato in estate con l’Inter è di 6 milioni, tuttavia, considerando che il contratto del giocatore con i nerazzurri scade nel 2024, l’operazione si può chiudere a 4. Ed è quello che intende fare Urbano Cairo. E allora presto, molto presto, potrebbero esserci le condizioni: è vero che Lazaro si porta dietro un ricco ingaggio con l’Inter, ma questo sarà un tema da affrontare più in là e sul quale potrebbero nascere i presupposti per trovare un nuovo accordo. Di più anni, col Toro. Con le sue prestazioni il valore del giocatore è aumentato e può salire ancora. Ivan Juric da lui sta tirando fuori il meglio.
Le altre situazioni in ballo
Ci sono, poi, alcune situazioni che vanno risolte al più presto per evitare un altro caso (e casino) Belotti che ha lasciato il Toro a parametro zero. Aina e Djidji, soprattutto visto che ai due il contratto scade nel giugno del 2023. Ma c’è di più. Tra poco più di un mese i due giocatori, come da regolamento, potrebbero accordarsi con un nuovo club se nel frattempo Vagnati non riuscirà a strappare il loro sì. Aina in questa stagione, rispetto alle altre, ha dato segni di grande risveglio sino a conquistarsi un posto da titolare. Prima del suo infortunio muscolare le sue prestazioni erano state addirittura esaltanti. Su di lui sono piombati alcuni club di Premier visto che aveva già giocato nel Fulham: quindi dalle parti della Premier lo conoscono molto bene e non è escluso che qualcuno si faccia sotto. Il Leeds, per esempio. Il compito di Vagnati non è facile ma nello stesso neppure impossibile. E lo stesso discorso vale per Djidji, un giocatore che Juric apprezza molto. Il tecnico croato, infatti, gli ha concesso la fiducia sia dal suo arrivo al Toro e il giocatore, a parte qualche eccezione in cui la sua esuberanza ha portato a rigori evitabili, ha ripagato con prestazioni importanti. Non è un titolare fisso ma poco ci manca: quest’anno ha collezionato 13 presenze e realizzato un gol (importantissimo) con il Milan. Una prodezza che ha contribuito alla splendida vittoria granata contro i campioni d’Italia. In scadenza nel 2023, poi, ci sono anche Karamoh, Adopo e Edera. Ma queste non sono situazioni primarie e, se ci sarà il nulla osta di Juric, per Vagnati non dovrebbero esserci molti problemi a prolungare i contratti. Difficile che venga tenuto Edera mentre per gli altri due ci sono più possibilità. Tanto, tanto lavoro per il direttore tecnico dei granata che conta di risolvere i casi più spinosi (Juric, Aina e Djidji) prima della ripresa della stagione: intanto la squadra si sta allenando al Filadelfia prima di raggiungere il ritiro spagnolo per preparare la ripresa del campionato. La speranza di Juric è che arrivi qualche rinforzo, magari una punta per provare a centrare il traguardo europeo in questa stagione. Perché la classifica granata è buona ma se si pensa a tutte le occasioni sprecate il rammarico monta. Il Toro, infatti, poteva avere tranquillamente 4/5 punti in più e la musica sarebbe stata completamente diversa.
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