Dopo la calcisticamente devastante estromissione dal Mondiale in Qatar, il nome che ieri a tarda sera più circolava fra i tifosi del Toro era – in un mix di rabbia, sconcerto, fatalismo e sarcasmo – quello di Ventura, l’ex vate granata ma soprattutto il ct di un fallimento nelle qualificazioni che non sembrava replicabile. E invece. Meglio per tutti, dunque, sorvolare sulle frasi di Cairo relative al Belotti azzurro – ovviamente rivolte nel pre Macedonia a un secondo spareggio con il Portogallo, evaporato come Mancini – che oggi suonerebbero davvero fuori tempo, più che fuori luogo. Un senso di futuro, invece, posso assumere quelle sul Toro di Juric. «Abbiamo fatto un buon campionato fino a un certo punto, poi c’è stato qualche problema. La sosta di gennaio ci ha imballati, ma dopo qualcosa si è inceppato. Conto che si possa riprendere il cammino, la squadra ha fatto cose importanti, è da riconoscere. Cerchiamo di finire bene il campionato». Poi si vedrà: il Toro, il Gallo, Juric, tutto.
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Torino, se Cairo elogia Juric: “Cose importanti”
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