TORINO – Il raduno del Torino slitterà, è storia che bolle in pentola già da parecchi giorni. In un primo tempo la data del raduno al Filadelfia era stata fissata per il 1° luglio, ma poi le considerazioni sul numero di giocatori convocati dalle varie Nazionali (ampio) e la necessità per gli stessi di godere di un periodo di ferie fino a luglio inoltrato hanno obbligato Juric e la dirigenza granata a rivedere i programmi. Sarebbe infatti non solo inutile ma anche controproducente lavorare per una settimana e più senza una decina di nazionali, accogliendoli poi strada facendo a scaglioni e ritrovandosi infine con più gruppi di giocatori alle prese con stati di forma anche molto differenti.
Meglio cominciare a lavorare qualche giorno dopo (4 o 5, al massimo), riducendo così le differenze rispetto a chi non potrà esserci già il giorno del raduno, da fissarsi verso la fine della prima settimana di luglio. I piani originari prevedevano una partenza per l’Austria intorno al 3 o 4 di luglio, in vista di due diversi cicli di ritiro in quota: dapprima quasi ai confini con la Repubblica Ceca, a Bad Leonfelden, per un paio di settimane. A seguire, un breve ritorno a Torino con la concessione di 2 o 3 giorni di riposo. E il successivo ritorno in Austria, ma stavolta ai confini con la Germania meridionale, a Waidring.
Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport