La passione per l’Nba non è mai facile da far combaciare con gli impegni di campionato. Così Mergim Vojvoda ha approfittato della sosta per i Mondiali per volare negli Stati Uniti ed esplorare New York: visita alla città, con tappa serale obbligata al Madison Square Garden. Si è goduto da vicino la sfida di Eastern Conference degli Knicks contro i Trail Blazers, terminata 129-132. La sconfitta casalinga della compagine newyorkese, tuttavia, non ha spento il sorriso di Vojvoda, che in questi giorni ha comunque svolto un programma di allenamenti personalizzati, perfetti per non fargli perdere la condizione fisica. Il suo rientro al Filadelfia assumerà, nei prossimi giorni, importanti significati. Già, perché il suo 2022 in campionato non si è chiuso bene: il cambio alla mezz’ora con Singo, durante il match contro la Roma prima della pausa, ha lasciato strascichi di negatività. Vojvoda sa di essere una pedina fondamentale per il Toro e la sostituzione dell’Olimpico non ha scalfito il rapporto con Ivan Juric.
Alla ricerca della continuità
Il kosovaro è uno dei pupilli del tecnico granata, che nella seconda parte di stagione avrà bisogno di lui. Della sua tecnica, dei suoi cross, del suo contributo alla squadra e di un giocatore che torni ad essere quello dello scorso campionato. Prima dell’infelice giornata di Roma, comunque, Mergim era stato protagonista di un’ottima prestazione contro la Sampdoria, condita da un assist. Anche se il miglior Vojvoda, soprattutto a causa degli infortuni, ancora non si è visto. Il 2023 dovrà essere il suo anno: l’obiettivo è quello di trovare una continuità di rendimento finora contraddistinta da troppe pause. Può cambiare le gerarchie sulle fasce, visto che ora il suo posto è prenotato da Singo (o Aina) e Lazaro. Ma deve tornare l’esterno brillante dello scorso torneo: solo così convincerà Juric.
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