TORINO – L’infermeria quasi sguarnita deve diventare una dolce abitudine. In questo momento il Toro, tolta la situazione di Aleksej Miranchuk (potrebbe rientrare non prima di una ventina di giorni), sta per recuperare anche David Zima. Il difensore ceco ha terminato il periodo di riabilitazione dopo l’infortunio alla spalla destra di fine luglio nell’amichevole contro il Nizza (lussazione acromion claveare), ma inizia a vedere il traguardo. Fra oggi e domani svolgerà un po’ di lavoro sul campo coi compagni, visto che le sue condizioni sono in netto miglioramento: se dovesse superare il provino andrà a Bergamo con la squadra, altrimenti punterà alla convocazione per il match del 5 settembre contro il Lecce. Nessun problema, invece, per Koffi Djidji: la settimana scorsa ha avuto un sovraccarico muscolare, che lo ha fatto partire dalla panchina contro la Cremonese, ma dopodomani ci sarà regolarmente. Sebbene in questo momento il trio Schuurs, Buongiorno e Rodriguez abbia la necessità di accumulare minuti per trovare l’intesa tattica perfetta. Contro l’Atalanta, tuttavia, qualche cambio si potrebbe registrare. Può tornare Lukic in mezzo, al posto di uno fra Linetty (molto più probabile) o Ricci (che avrà bisogno, prima o poi, di rifiatare), ma la staffetta più calda è quella sulle corsie: Lazaro insidia Singo, mentre Vojvoda partirà quasi sicuramente dall’inizio al posto di Aina. Radonjic e Vlasic al momento non hanno alternative di primissimo livello, per cui è probabile che stringano i denti anche al cospetto della formazione di Gasperini. Davanti, infine, il ballottaggio Sanabria-Pellegri questa volta può favorire l’italiano. Scalpita e ha voglia di conquistare spazio: Juric può concedergli la grande chance dall’inizio.
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