UDINE – La pesante sconfitta rimediata alla Dacia Arena contro l’Atalanta ha mandato su tutte le furie il ds dell’Udinese Pierpaolo Marino, che nel dopopartita ha espresso tutta la sua rabbia davanti ai taccuini: “Come si fa a commentare una partita che non ha senso? È stato un martirio – tuona il dirigente bianconero – siamo stati costretti a radunarci in mattinata come fossimo ad un torneo da bar. Alcuni giocatori erano fermi da settimane, non si sono allenati per tanto tempo, come molti dei primavera che erano in panchina. Incomprensibile: se si gioca per salvare lo spettacolo, vorrei sapere quale spettacolo si è visto oggi. In campo sono andati giocatori che sarebbero dovuti restare in quarantena: ora dovremo vedere quali conseguenze avrà tutto questo. È stata una partita di martiri. Bravo Cioffi a non mandare in campo i ragazzi della Primavera. La Lega ci ha detto che i nostri giocatori in quarantena dovevano giocare, perché in caso contrario non avremmo raggiunto il numero minimo. Mancava solo far giocare Pereyra, operato da poco alla spalla. In tanti anni di esperienza non mi era mai capitato nulla di simile. Questo risultato rimarrà negli annali e per l’Udinese resta un’onta“.
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