TORINO – C’è stato molto altro, oltre al gol decisivo, nel derby di Dusan Vlahovic. Sarebbe sbagliato dire che c’è stato qualcosa di più importante, perché nulla nel calcio è più importante del gol, tanto che se il bomber serbo non lo avesse segnato e la partita fosse finita 0-0 oggi la Juventus sarebbe ancora in mezzo alla crisi. C’è stato però qualcosa di più insolito del gol, qualcosa che potrebbe essere il segnale di uno scatto sia nella crescita di DV9 e sia nel suo inserimento nella Juventus.
Vlahovic contro il Torino non è stato soltanto un finalizzatore efficace (avrebbe peraltro potuto esserlo anche un pochino di più), ma è stato un elemento chiave nel gioco. E se il primo ruolo, nonostante gli alti e bassi (più bassi) della squadra e suoi lo aveva comunque quasi sempre interpretato bene, tanto da essere il capocannoniere della Serie A assieme a Immobile e Arnautovic, nel secondo non era mai riuscito a calarsi. Nel derby, invece, Vlahovic è stato al centro della Juventus, ricevendo più passaggi di chiunque altro, come si vede nel grafico a tabella Wyscout in basso: 48. Una centralità evidente non solo nei numeri, come si nota nell’altro grafico Wyscout, quello che riporta le linee dei passaggi: DV9 è stato cercato da sinistra, da destra e dal centro, da lontano e da vicino. E si è sempre fatto trovare disponibile, muovendosi molto e con intelligenza.
Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi!