TORINO – Verona, Atalanta e Torino: riparte così la Serie A della Juventus. Un inizio di febbraio che metterà pressione nel senso più genuino del termine, viste le caratteristiche delle avversarie. Tre squadre che fanno dell’intensità e della ferocia agonistica il tratto distintivo di un gioco che non ammette pause. In ogni zona del campo, dove la marcatura è pressoché sempre a uomo contro uomo. Tre squadre in cui a fare da capofila c’è Gian Piero Gasperini. L’allenatore, oggi all’Atalanta, ha posto le basi del suo credo tattico nei lunghi anni al Genoa dove, prima in campo e quindi negli staff tecnici, l’allievo più attento è stato sempre Ivan Juric. E il croato, che oggi guida il Torino, si è consacrato nel biennio 2019/21 di Verona dove, in questa stagione, è stato sostituito da Igor Tudor, dopo un breve iniziale interregno di Eusebio Di Francesco. E quindi prima Gasperini, poi Juric, infine Tudor. Ognuno con una personale interpretazione del calcio dove, comunque, la pressione posta sull’avversario è il punto di partenza, cui segue un gioco che sa essere anche divertente e produttivo.
Le statistiche
Si tratta di una impressione esterna suffragata dalle statistiche elaborate da Wyscout e che trovate nelle tre tabelle in pagina: Verona e Torino si alternano ai primi due posti, mentre l’Atalanta è sempre al quarto, tranne in quella per i falli commessi, dove cala all’ottavo gradino. Una statistica, quest’ultima, in cui emerge l’eccellenza (se vogliamo adoperare questo termine) del calcio italiano, visto che ben sei squadre di Serie A – Torino, Verona, Juventus, Genoa, Roma e Cagliari – sono nella top 10 dei cinque campionati più importanti d’Europa. La conferma di una abilità tattica che finisce per sfociare nel tatticismo, portando a una ricerca esasperata del fallo per impedire alla controparte di colpire.
Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport