VERONA – Pareggio dal sapore agrodolce al ‘Bentegodi’ per la Sampdoria di Giampaolo, che dopo tre sconfitte di fila torna a muovere la classifica ma deve accontentarsi dell’1-1 contro il Verona, mancando però l’occasione di allontanarsi forse definitivamente dalla zona più calda a quattro giornate dalla fine. A illudere i blucerchiati è Caputo, che prima del riposo si conquista un rigore e se lo fa parare da Montipò ma è poi reattivo a insaccare in tap-in. L’Hellas non è in una delle sue serate migliori e fatica pungere, ma a regalargli il pari al 78′ è una magia di Caprari che fa 1-1 e come Caputo festeggia così l’undicesimo gol in campionato.
Verona-Sampdoria 1-1: statistiche e tabellino
Caputo rompe l’equilibrio
Il tecnico di casa Tudor conferma lo stesso 3-4-2-1 del match vinto sul campo dell’Atalanta, con Caprari e Barak alle spalle di Simeone, mentre sull’altro fronte Giampaolo opta per un compatto 4-5-1 e sceglie Caputo come unica punta. Il Verona è come sempre aggressivo e parte forte sfiorando il vantaggio all’8′, quando Lazovic trova sul secondo palo Faraoni che colpisce al volo con l’esterno calciando però alto da buona posizione. I blucerchiati sanno di giocarsi molto in questa partita e provano a reggere l’urto, preoccupandosi soprattuto di chiudere ogni spazio per provare poi ripartire, concedendo così solo un paio di occasioni a Tameze che prima manca la porta di poco con un piattone in mischia (23′) e poi sbaglia mira dalla distanza (36′). Le emozioni latitano al ‘Bentegod’ ma la gara si sblocca alle soglie dell’intervallo, quando Gunter pesta il piede a Caputo in piena area gialloblù: giallo al difensore scaligero e rigore per la Sampdoria, di cui si incarica lo stesso attaccante a cui serve il tap-in per insaccare dopo l’iniziale respinta di Montipò.
Magia di Caprari e pareggio
Il Verona va dunque al riposo sotto di un gol e al rientro in campo manca proprio Gunter, che Tudor lascia negli spogliatoi per dare spazio a Sutalo. Una mossa che non basta a cambiare il copione di un match in cui i gialloblù non riescono ad accendersi e dopo un colpo di testa alto del nuovo entrato (su punizione calciata da Caprari) al 61′ arriva anche il momento di De Paoli (fuori Faraoni) e di Lasagna, dentro al posto di Barak per andare ad affiancare Simeone davanti. Ekdal e Sensi al posto di Rincon e Vieira sono invece le ‘contromosse‘ di Giampaolo, che cerca così freschezza e maggiore qualità nel cuore del gioco per gestire il preziosissimo vantaggio. A un quarto d’ora dalla fine tra gli ospiti alza invece bandiera bianca Ferrari, che per problemi muscolari lascia il posto a Yoshida mentre Murru rileva Augello. Il Verona non è nella sua serata migliore ma non per questo vuole arrendersi senza provarci e alla fine trova il pari con l’ex di turno Caprari, che danza in area mettendo a sedere due difensori e Audero per poi spingere in porta la palla dell’1-1. Nel finale Giampaolo si gioca la carta Quagliarella (dentro per Caputo) mentre Tudor toglie Ilic e concede la ‘standing ovation‘ del Bentegodi a Caprari (dentro Bessa e Veloso), il risultato non cambia più: finisce in parità con un Hellas che resta ai margini dei quartieri alti e una Sampdoria che in attesa del prossimo derby con il Genoa fa solo un piccolo passo verso una salvezza ancora da conquistare.
Serie A, la classifica
Serie A, risultati e calendario